L'istallazione, costituita da cinque grandi mele in vetroresina colorata e acciaio, ha trovato posto nel mese di agosto del 2015 al centro della piazza del Custer Biomediterraneo, nel cuore dell'Expo Internazionale di Milano. L'opera simboleggia il graduale cambiamento di stato fisico, chimico e semantico, che tutte le cose subiscono, per mano dell'uomo o per cause naturali agendo inesorabilmente nel tempo dal punto di vista cromatico, formale, simbolico e sostanziale. Tra le trasformazioni subite dalle mele di Cumbo, spicca sicuramente quella legata all'azione del cibarsi.

Su grandi pannelli di alluminio sono state impresse dall'artista, con tecnica mista, originalissime immagini caleidscopiche di paesaggi siciliani, le quali hanno fatto bella mostra di sé lungo le vie dell'Expo, incantando letteralmente il pubblico. "Davanti a queste immagini ", racconta l'autore, " la gente si soffermava per moltissimo tempo, viaggiando con lo sguardo e con l'immaginazione in ogni direzione e soffermandosi su un dettaglio dopo l'altro. Non di rado", continua Cumbo, " qualcuno tornava a rivedere le opere dopo avere visitato il resto dei padiglioni o anche dopo qualche giorno".

Una decina di immagini di sculture realizzate per vari Comuni della Sicilia da Cumbo scolpendo grandi blocchi di pietra di Sabucina , sono state dislocate lungo il perimetro della piazza del Custer Biomediterraneo.